santa napoli

5-25 marzo 2010

Santa Napoli è una mostra dedicata a tutto ciò che a Napoli mostra i segni, le immagini, le tracce nascoste della religiosità. Ciò considerando, soprattutto, come si viva in tempi di pluralità delle fedi, tra contaminazione e conflitto, assimilazione e fanatismo, e quanto una città come Napoli, che al caos ha da sempre tributato il suo più autentico culto, raccolga nelle sue strade il fluire di questa religiosità plurale, di questa religione allargata che conta sulla capacità, e ormai anche sul dovere, di pensare per stratificazioni, intrecci, mescolanze, coabitazioni etc. Dai culti misterici più remoti, dalle superstizioni antiche e contemporanee ai trionfi del cattolicesimo, fino alla contemporanea presenza di vicini ed estremi orienti (Islam, Induismo, Buddhismo etc.) che qua e là mostrano la visibilità della loro devozione, Napoli offre agli occhi degli artisti una specie di cantiere apertissimo, un vasto giacimento di forme, icone, temi, volti, gesti, riti, racconti, o anche il pretesto per inventarne di nuovi. L’idea è quella trasformare la Galleria del Giardino in una sorta di Cappella Multireligiosa molto meticcia, anzi: assolutamente bastarda.
Tra le opere notevoli la “pala d’altare” multireligiosa proposta dal Corso di Pittura di Ninì Sgambati, con tanto di processione e banda musicale al seguito, e Santo subito, aureola neon interattiva e processo di beatificazione immediata su facebook, proposta dal Laboratorio di Nuove tecnologie dell’Arte.

Santa Napoli. Mostra a cura di Marco Di Capua e Valerio Rivosecchi, con la collaborazione dei corsi di : Pittura Ninì Sgambati Nuove tecnologie dell’arte Franz Jandolo Decorazione Guglielmo Longobardo Scenografia Tonino Di Ronza Design Vincenzo Bergamene Ufficio stampa Paola De Ciuceis Opere di Paolo Aiello, Martina Benedetti, Loreta Cardillo, Maria Di Sena, Renato Esposito, Fausto Fiato, Flavio Gemma, Miriam limone, Vincenzo Sannino, Sofia Stilo Raffaele Veneruso, Andreas Zampella

 

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passaggi armonici

incisioni di francesco ferrovecchio e dei suoi allievi
21 dicembre 2009 – 21 gennaio 2010
Il codice d’accesso a questa mostra dedicata a Francesco Ferrovecchio e a ciò che egli ha in ogni caso seminato tra gli allievi d’incisione all’Accademia di Belle Arti di Napoli è nascosto tra gli stessi batuffoli e grovigli di segni che nascevano dai lavori del vecchio professore. E’ nascosto, però è chiaro. E ci dice più o meno così: questa è un’arte duttile, elastica, piuttosto inclassificabile, di difficile valutazione; remota come il primo gesto che sgraffiò un pezzo di argilla, qualcuno la considera fuori moda, qualcun altro la vorrebbe fare proprio fuori, eppure eccoci qui; in epoca di immaterialità e virtualità è una delle cose più “fatte a mano” che tu possa immaginare; è disegno, pittura e scrittura allo stesso tempo, e forse anche un poco scultura, perché l’opera appare a furia di intagliare e levare; la sua fragilità di carta è compensata dalla consapevolezza di poter contare su multipli? d’altra parte, tecnica tosta, pesantissima, quella dell’incisione è fatta per generare leggerezze; per quanti spettatori vi si raccolgano davanti (e non saranno mai molti) l’affioramento, nel suo ridotto campo d’azione, di linee, macchie, arabeschi pretende sguardi individuali, una percezione solitaria: costruirle attorno eventi di massa non si può, benché questo lo si possa tranquillamente considerare un merito.

Passaggi armonici- Incisioni di Francesco Ferrovecchio e dei suoi allievi. Mostra e catalogo a cura di Erminia Mitrano Testi in catalogo Giovanna Cassese, Marco di Capua, Valerio Rivosecchi. Testimonianze di Ferdinando Fedele, Dino Vincenzo Patroni, Maria Rosaria Perrella, Gabriella Spizzuoco, Angela Vinciguerra Allestimento Angela Vinciguerra Progetto grafico Vincenzo Bergamene Ufficio stampa Paola de Ciuceis Opere di Michele Giuliano, Luca Carbone, Antonio Mele, Serena Siani, Giovanni Tuoro, Barbara De Giorgio, Eriana Vamvatrium, Fausto Fiato, Carla Palmieri, Fabiana Paparozzi, Francesca Savino, Michele Garofalo, Luigi Cirillo, Antonio Graziano, Emilio D’Avino, Gianluca merino, Annunziata Re, Debora Califri, Rosa Guida, Monia Provenza, Haug Meretht Duvholt, Teresa Maresca, Sabina Maresca.

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omaggio al futurismo

30 giugno – 15 luglio 2009
La mostra nasce da un rapporto di collaborazione e di scambio tra le Accademie di Napoli e Barcellona. Nel 2008 alcuni nostri studenti, coordinati dal Prof. Dino Patroni, hanno trascorso un periodo di lavoro nella capitale catalana e avviato insieme ai loro colleghi un progetto ambizioso e per certi versi paradossale: ricordare il centenario del Manifesto del Futurismo con una serie di “medaglie” e placchette in omaggio a questa grande avventura dell’arte contemporanea. Giova ricordare che sia Napoli che Barcellona hanno giocato un ruolo importante nella storia del movimento futurista. Marinetti era legatissimo a Napoli, che definiva con una bella metafora “una pigiatura di cuori”, e da questa città provengono personaggi chiave come il poeta parolibero Francesco Cangiullo e il gallerista Giuseppe Sprovieri. In quanto a Barcellona può vantare addirittura il copyright sul termine “futurismo”: visto che siamo in vena di ricordi, ci sembra giusto rendere omaggio allo scrittore catalano Gabriel Alomar, che il 18 giugno 1904 (quasi 5 anni prima del celebre articolo di Marinetti su “Le Figaro”) teneva nell’Ateneo di Barcellona una conferenza intitolata El Futurisme, dando il via a un movimento che già nel 1908 poteva contare, in Catalogna, su due riviste e una certa risonanza internazionale.

Omaggio al I centenario del Manifesto del Futurismo, Mostra e catalogo a cura di Jorge Egea, Dino Vincenzo Patroni, con la collaborazione di Maria Cristina Urso, Ramon Casanova, Sergi Oliva, Miquel Planas Testi in catalogo Giovanna Cassese, Salvador Garcia Fortes, Raffaella Guerrizio, Dino Vincenzo patroni, Jorge Egea, Marco Di Capua e Valerio Rivosecchi. Opere di Virginia Bifulco, Valentina Bonafiglia, Livia Canepa, Umberto Carotenuto, Monica Cirillo, Gennaro De Rosa, Lucia Della Bella, Ilaria Ferrantini, Mario Giordano, Maria Teresa Guido, Alessia Jannone, Manuel Machado, Monica Mazur, Annunziata Oliviero, Giuseppina Palmentieri, Luisa Pane, Alessia Rotella, Antonella Ruggiero, Alessandro Rusciano, Emanuela Santillo, Antonio Schirato, Sabatina Simeone, Maria Sorvillo, Nicoletta Tomaccio, Amelia Visciano, Llazer Ablad, Manuel Babiano, Barbara Bibiloni, Fernando Contreras, Paola Cordero, Rafael Diaz, Anna Figura, Carolina Guerra, Nuria Guerra, Eduard Homedes, Juan Jimenes, Julia Marti, Laura Medida, Monte Molina, Julio Cesar Ortega, Enric Passolas, Marina Pavia, Marina Rubio, Marta Salvador, Galasita Sanchez, Vallejo Penelope, Julieta Villanueva.

 

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buon compleanno barisani

21 aprile – 7 maggio 2009
In occasione dei novanta anni del maestro Renato Barisani, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli presentano presso la “Galleria del Giardino” una mostra-omaggio non convenzionale, forse più una festa o un incontro tra amici. La mostra comprende due opere “storiche” di Barisani, piccola ma significativa testimonianza della sua lunga vicenda di sperimentazioni, e una serie di opere di allievi dell’Accademia che, in qualche modo, riconoscono le proprie radici nella “tradizione” della pittura e della scultura materica, nelle avventure del segno astratto, nell’energia dell’informale e della pittura d’azione, che tanta parte hanno avuto nelle vicende del Novecento a Napoli. Con il suo lavoro, Barisani ha dimostrato le possibilità di una dialettica tra le molte linee della ricerca non-figurativa, dall’arte concreta al neocostruttivismo, dal rigore dell’astrazione geometrica alla sperimentazione materica. Una ricerca altrettanto ricca e diversificata negli esiti: dalla pittura al design, dalla progettazione di gioielli a quella di sculture per gli spazi urbani. La coerenza del suo percorso, testimoniata tra l’altro dagli anni di insegnamento e dalla recente mostra al PAN, è un esempio importante per dei giovani artisti in cerca di una propria linea: nelle loro opere si avverte la necessità di superare la semplice e spontanea logica dell’espressione personale verso una dimensione più matura, di ricerca, sperimentazione e riflessione.
La mostra è preceduta da un incontro con l’artista, al quale sono invitati tutti i docenti e gli studenti dell’Accademia.

Buon Compleanno Barisani Mastra a cura di Marco Di Capua e Valerio Rivosecchi con il contributo dei corsi: Progettazione grafica per l’editoria Enrica D’Aguanno Opere di Renato Barisani, Anita Agresta, Raffaella Chiarolanza Emmanuele De Ruvo, Maria Rosaria D’Urzo, Andrea Gallo, , Fabrizio Palumbo, Giancarlo Pesce, Raffaella Romano, Claudio Valentino

 

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nina – nuova immagine napoletana

26 novembre – 9dicembre 2008
Sembra uno di quei nomignoli che si dà agli uragani oltreché alle ragazze, come quella che entrò in una canzone di Fabrizio De André: ho visto Nina volare… Comunque: qui c’entra il bisogno di focalizzare attraverso un acrostico quell’espressività degli allievi della nostra Accademia che, simile a un satellite, ruota attorno a questo pianeta tremendo, fascinoso e magnetico che è Napoli. Negli ultimi anni cinema, teatro e letteratura, con l’emergere di nuovi talenti, hanno notoriamente contribuito a formare un’immagine in un certo senso aggiornata della città. Questo non lo hanno fatto le arti visive. E non perché opere e artisti non ve ne siano, accidenti, ma perché non esiste alcun progetto che ne unifichi la voce, almeno fino al punto da poter essere udita. Nel nostro piccolo ci muoviamo in quella direzione. E’ solo la prima onda. Fatta di video (straordinari per qualità, invenzioni e motivazioni anche socio-politiche), quadri (la pittura figurativa è morta? Macché!), fotografie (spesso intelligentemente orientate su progetti e serie), sculture leggere accanto a toste, spettacolari installazioni. Realismo e visionarietà, meraviglia e compassione, indignazione e incanto qui si mescolano e si dicono buongiorno. D’altronde se esci qua fuori va così: fai un passo e ti incavoli, e dieci metri dopo ti guardi intorno riconoscente verso ciò che ti sta saturando le pupille.

NINa- Nuova Immagine Napoletana. Mostra a cura di Marco Di Capua, Valerio Rivosecchi con il contributo dei corsi: Design- Vincenzo Bergamene; con la collaborazione di: montaggio video Vincenzo Spagnolo; progetto grafico Alfonso Fraia; ufficio stampa Valentina Bonafiglia; opere di Marta Accardo, Paola Adamo, Maria Alba, Edvige Albano, Selmar Comella, Dario Correale, Mirco Correale, Emilia Currarone, Diletta D’Arienzo, Emmanuele De Ruvo, Filomena Di Brigida, Martina Gallo, Roberto Jacovello, Antonio Mele, Monika Mazur, Fabiana Minieri, Luana Palumbo, Alessandro Papari, Giancarlo Pesce, Maria Rufolo, Francesco Russo, Mariano Domenico Russo, Cristina Sodano, Claudio Sorrentino, Vincenzo Spagnuolo, Elpidio Ziello.

 

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made in accademia

11-22 dicembre 2008
In occasione del Convegno Internazionale di Studi sul tema Natura morta. Rappresentazione dell’oggetto. Oggetto come rappresentazione, curato da Costanza Barbieri e Dalma Frascarelli all’Accademia di Belle Arti di Napoli, la galleria presenta una selezione di lavori prodotti da alcuni allievi dell’Accademia dedicati all’illustre tema. Qui, in Accademia, si pensa, si studia ma, soprattutto, si fa. Male? Bene? Boh. Del nostro meglio, questo è sicuro. E comunque questo fare è il nostro valore aggiunto rispetto a qualsiasi altro posto dedicato alla trasmissione della cultura. Nel senso che l’elemento creativo è il focus di tutto il lavoro svolto nelle aule e nei laboratori. Puoi far fluire e far crescere la tua mente – ok, forse sei nel luogo giusto – e accumulare un sacco di crediti, ma è lì che vai a parare.
Dunque: natura morta, mezzo morta, mezzo viva, vispissima? Morta perché, per alcuni, sono comunque superati tutti i generi? Allora probabilmente noi siamo sui generis. E, per esempio, più che a scomparse pensiamo in termini di trasformazioni e anche di giochi e scambi di parole: natura morta perché è morta la natura? Accidenti. E la natura, morta o viva che sia, insomma tutta, non è forse diventata cosa, oggetto? E non la puoi pensare magari in tensione, cioè in divenire, come progetto? Il tema è grosso, e ovviamente pensatela come vi pare. Intanto qui ci sono alcune tracce, un po’ di segni, di ciò che stiamo dicendo: una betoniera, una sedia in bilico, la foto monumentale della vita che si annuncia, tonda e solida come frutta, oggetti plastico-architettonici che lottano sul foglio e poi diventano tridimensionali, le fotografie dei tubi dove passava il gas nei campi di sterminio (più morta di così, ‘sta natura). E poi c’è la pittura (che sta ferma) e poi ci sono i video (che mettono in movimento tutto). Non la fai mica facile anche se soltanto dici: natura morta.
Alla collettiva hanno partecipato: In contemporanea con l’inaugurazione della mostra, si è aperto all’interno dell’Accademia un nuovo spazio espositivo, particolarmente interessante: l’Ascensore, progettato da Ninì Sgambati per accogliere installazioni ed eventi multimediali.
Il 22 dicembre 2008, come scherzosa riflessione sul tema, Diletta D’Arienzo, Marianna Scannapieco e Filomena Di Brigida hanno organizzato in galleria l’happening Fatti un caffè con la napoletana.

Made in Accademia- Nature morte, oggetti, progetti. Mostra a cura di Marco Di Capua, Valerio Rivosecchi, con il contributo dei corsi Design- Vincenzo Bergamene Scultura Ciriaco Campus. Progetto grafico Alfonso Fraia. Opere di Valentina Bonafiglia, Selmar Comella, Diletta D’Arienzo, Emmanuele De Ruvo, Filomena Di Brigida, Paolo Maddaloni, Maurizio Nardiello, Luana Palumbo, Valentina Pietrolà, Marianna Scannapieco, Cesare Siboni, Salvatore Tulipano.

 

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ciro vitale, evoluzioni

21-29 giugno 2007
La galleria inizia la sua attività presentando una video installazione di Ciro Vitale. Alte pareti di ferro, simulazione di un vicolo, introducono gli spettatori alla visione di un filmato dove un vero vicolo è teatro di un lancio di mobili e oggetti dalle finestre. Il gesto è collettivo, il sintomo di un malessere sociale, una specie di rivolta anonima e popolare che, se parte citando Le quattro giornate di Napoli, diventa attuale in questa emanazione di energia eclatante, spettacolare, rumorosa e liberatoria. Il lavoro è accompagnato da un documentario (firmato anche da Pier Paolo Patti) dove gli abitanti del vicolo dicono la loro, si lasciano coinvolgere, aprono le loro case. Se il video è desertico, il documentario è una straordinaria sfilata di ritratti e di voci. Tutta l’operazione si è svolta, simbolicamente, il 25 aprile 2006.

Ciro Vitale, Evoluzioni. Mostra a cura di Marco di Capua, Valerio Rivosecchi, con il contributo dei corsi: Allestimento degli spazi espositivi- Lucio Turchetta, Video installazione- Franco Silvestro, Design Vincenzo Bergamene. Con la collaborazione di: montaggio video Pier Paolo Patti; progetto grafico Alfonso Fraia; ufficio stampa Dafne Forastiere, Carmen Provitera, Piera Scognamiglio.

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buone feste da NTA

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la scuola di nuove tecnologie dell’arte e l’accademia di belle arti di napoli vi augurano un felice natale e uno splendido anno nuovo

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apre il biennio di new media art

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internazionalizzazione

L’Accademia di Belle Arti di Napoli, da sempre meta di artisti, ricercatori e studiosi stranieri, ha attualmente circa duecento studenti internazionali. Le opportunità che offre lo studio all’estero sono sicuramente da valutare positivamente, sia per l’arricchimento del proprio bagaglio culturale, sia per il valore aggiunto dello scambio di relazioni ed esperienze che gli studenti stranieri possono acquisire.
La nostra Istituzione e la stessa città di Napoli sono estremamente “friendly” con i giovani che investono parte del loro presente per un futuro multiculturale che sia reale vettore di un positivo cambiamento della società.
L’Arte e lo studio delle discipline ad essa connesse offre, per sua definizione, la possibilità di definire i nuovi linguaggi del contemporaneo così da essere uno straordinario percorso di vita.
Gli studenti stranieri interessati ad iscriversi presso la nostra Istituzione possono collegarsi al sito del MIUR
http://www.studiare-in-italia.it/studentistranieri/2.html

per le informazioni circa la tempistica delle richieste di preiscrizione e per scaricare la modulistica di riferimento.
Per le informazioni su logistica, iscrizioni e corsi di lingua italiana, contattare la responsabile per l’Internazionalizzazione prof. Adriana de Manes

contatti
international@accademiadinapoli.it
adrianademanes@yahoo.it

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grafica d’arte biennio

Al fine di conferire al percorso formativo in Arti Visive una maggiore efficacia didattica ed un più elevato grado di specializzazione, l’Accademia di Belle Arti di Napoli offre all’allievo la possibilità di formulare il proprio percorso di studi di II Livello nelle arti visive – pittura, scultura, decorazione e grafica d’arte – e per tale motivo il biennio si configura come percorso interscuola, secondo parere favorevole già espresso dalla Direzione Generale AFAM. I diplomati del Biennio Specialistico svilupperanno le capacità professionali in diversi ambiti, sia nella libera professione artistica sia nel campo delle arti visive e delle attività creative. La creatività e la ricerca come linguaggio assurgeranno ad una professionalità che si apre soprattutto al contemporaneo. La specializzazione, che si basa sui laboratori, si arricchisce con competenze multimediali grazie a workshops condotti da artisti che utilizzano il linguaggio visivo nella maniera più poliedrica. Il corso di studio per il conseguimento del diploma accademico di II livello ha l’obiettivo di aumentare la capacità progettuali nei vari campi di applicazione e che gli allievi attuino interventi specifici dell’arte, essendo ormai in possesso di una autonoma e personale consapevolezza della produzione artistica. Saranno aiutati a portare le loro professionalità nel territorio attraverso incontri con Gallerie, Case d’aste e Professionisti del mercato.
I diplomati del Corso biennale di II livello in Arti Visive devono:
- possedere una formazione completa sia tecnico-operativa che artistico/espressiva sui contenuti relativi ai settori delle arti visive e dei linguaggi della contemporaneità, con particolare riferimento alla multimedialità;
- essere in grado di utilizzare efficacemente almeno una lingua della Comunità Europea nell’ambito precipuo di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- possedere strumenti metodologici, progettuali e critici completi ed adeguati all’acquisizione di competenze di linguaggi artistici, tecniche e tecnologie più avanzate;
- possedere abilità avanzate nella conoscenza e nella programmazione didattica del biennio le discipline di base – pittura, scultura, decorazione, grafica d’arte – che costituiscono il corpo delle arti visive, si propongono l’obbiettivo di allargare il quadro di conoscenza necessario alla fase progettuale sia sotto l’aspetto delle acquisizioni di carattere storico-teorico, sia laboratoriale. I laboratori delle arti visive verranno sviluppati tramite una programmazione didattica biennale mirata, seppur diversificata rispetto ai percorsi di I livello, ma integrata in un contesto di multidisciplinarietà poiché costituiscono la parte caratterizzante del percorso formativo, offrendo allo studente di scegliere di perfezionare competenze relative al proprio indirizzo di provenienza e di allargare le competenze in altri indirizzi.

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piano di studi biennio grafica d’arte [scarica qui]

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decorazione biennio

Al fine di conferire al percorso formativo in Arti Visive una maggiore efficacia didattica ed un più elevato grado di specializzazione, l’Accademia di Belle Arti di Napoli offre all’allievo la possibilità di formulare il proprio percorso di studi di II Livello nelle arti visive – pittura, scultura, decorazione e grafica d’arte – e per tale motivo il biennio si configura come percorso interscuola, secondo parere favorevole già espresso dalla Direzione Generale AFAM. I diplomati del Biennio Specialistico svilupperanno le capacità professionali in diversi ambiti, sia nella libera professione artistica sia nel campo delle arti visive e delle attività creative. La creatività e la ricerca come linguaggio assurgeranno ad una professionalità che si apre soprattutto al contemporaneo. La specializzazione, che si basa sui laboratori, si arricchisce con competenze multimediali grazie a workshops condotti da artisti che utilizzano il linguaggio visivo nella maniera più poliedrica. Il corso di studio per il conseguimento del diploma accademico di II livello ha l’obiettivo di aumentare la capacità progettuale nei vari campi di applicazione e che gli allievi attuino interventi specifici dell’arte, essendo ormai in possesso di una autonoma e personale consapevolezza della produzione artistica. Saranno aiutati a portare le loro professionalità nel territorio attraverso incontri con Gallerie, Case d’aste e Professionisti del mercato.
I diplomati del Corso biennale di II livello in Arti Visive devono:
- possedere una formazione completa sia tecnico-operativa che artistico/espressiva sui contenuti relativi ai settori delle arti visive e dei linguaggi della contemporaneità, con particolare riferimento alla multimedialità;
- essere in grado di utilizzare efficacemente almeno una lingua della Comunità Europea nell’ambito precipuo di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- possedere strumenti metodologici, progettuali e critici completi ed adeguati all’acquisizione di competenze di linguaggi artistici, tecniche e tecnologie più avanzate;
- possedere abilità avanzate nella conoscenza e nella programmazione didattica del biennio le discipline di base – pittura, scultura, decorazione, grafica d’arte – che costituiscono il corpo delle arti visive, si propongono l’obbiettivo di allargare il quadro di conoscenza necessario alla fase progettuale sia sotto l’aspetto delle acquisizioni di carattere storico-teorico, sia laboratoriale. I laboratori delle arti visive verranno sviluppati tramite una programmazione didattica biennale mirata, seppur diversificata rispetto ai percorsi di I livello, ma integrata in un contesto di multidisciplinarietà poiché costituiscono la parte caratterizzante del percorso formativo, offrendo allo studente di scegliere di perfezionare competenze relative al proprio indirizzo di provenienza e di allargare le competenze in altri indirizzi.

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scultura biennio

Al fine di conferire al percorso formativo in Arti Visive una maggiore efficacia didattica ed un più elevato grado di specializzazione, l’Accademia di Belle Arti di Napoli offre all’allievo la possibilità di formulare il proprio percorso di studi di II Livello nelle arti visive – pittura, scultura, decorazione e grafica d’arte – e per tale motivo il biennio si configura come percorso interscuola, secondo parere favorevole già espresso dalla Direzione Generale AFAM. I diplomati del Biennio Specialistico svilupperanno le capacità professionali in diversi ambiti, sia nella libera professione artistica sia nel campo delle arti visive e delle attività creative. La creatività e la ricerca come linguaggio assurgeranno ad una professionalità che si apre soprattutto al contemporaneo. La specializzazione, che si basa sui laboratori, si arricchisce con competenze multimediali grazie a workshops condotti da artisti che utilizzano il linguaggio visivo nella maniera più poliedrica. Il corso di studio per il conseguimento del diploma accademico di II livello ha l’obiettivo di aumentare la capacità progettuale nei vari campi di applicazione e che gli allievi attuino interventi specifici dell’arte, essendo ormai in possesso di una autonoma e personale consapevolezza della produzione artistica. Saranno aiutati a portare le loro professionalità nel territorio attraverso incontri con Gallerie, Case d’aste e Professionisti del mercato.
I diplomati del Corso biennale di II livello in Arti Visive devono:
- possedere una formazione completa sia tecnico-operativa che artistico/espressiva sui contenuti relativi ai settori delle arti visive e dei linguaggi della contemporaneità, con particolare riferimento alla multimedialità;
- essere in grado di utilizzare efficacemente almeno una lingua della Comunità Europea nell’ambito precipuo di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- possedere strumenti metodologici, progettuali e critici completi ed adeguati all’acquisizione di competenze di linguaggi artistici, tecniche e tecnologie più avanzate;
- possedere abilità avanzate nella conoscenza e nell’nella programmazione didattica del biennio le discipline di base – pittura, scultura, decorazione, grafica d’arte – che costituiscono il corpo delle arti visive, si propongono l’obiettivo di allargare il quadro di conoscenza necessario alla fase progettuale sia sotto l’aspetto delle acquisizioni di carattere storico-teorico, sia laboratoriale. I laboratori delle arti visive verranno sviluppati tramite una programmazione didattica biennale mirata, seppur diversificata rispetto ai percorsi di I livello, ma integrata in un contesto di multidisciplinarietà poiché costituiscono la parte caratterizzante del percorso formativo, offrendo allo studente di scegliere di perfezionare competenze relative al proprio indirizzo di provenienza e di allargare le competenze in altri indirizzi.

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pittura biennio

Al fine di conferire al percorso formativo in Arti Visive una maggiore efficacia didattica ed un più elevato grado di specializzazione, l’Accademia di Belle Arti di Napoli offre all’allievo la possibilità di formulare il proprio percorso di studi di II Livello nelle arti visive – pittura, scultura, decorazione e grafica d’arte – e per tale motivo il biennio si configura come percorso interscuola, secondo parere favorevole già espresso dalla Direzione Generale AFAM. I diplomati del Biennio Specialistico svilupperanno le capacità professionali in diversi ambiti, sia nella libera professione artistica sia nel campo delle arti visive e delle attività creative. La creatività e la ricerca come linguaggio assurgeranno ad una professionalità che si apre soprattutto al contemporaneo. La specializzazione, che si basa sui laboratori, si arricchisce con competenze multimediali grazie a workshops condotti da artisti che utilizzano il linguaggio visivo nella maniera più poliedrica. Il corso di studio per il conseguimento del diploma accademico di II livello ha l’obiettivo di aumentare la capacità progettuale nei vari campi di applicazione e che gli allievi attuino interventi specifici dell’arte, essendo ormai in possesso di una autonoma e personale consapevolezza della produzione artistica. Saranno aiutati a portare le loro professionalità nel territorio attraverso incontri con Gallerie, Case d’aste e Professionisti del mercato.
I diplomati del Corso biennale di II livello in Arti Visive devono:
- possedere una formazione completa sia tecnico-operativa che artistico/espressiva sui contenuti relativi ai settori delle arti visive e dei linguaggi della contemporaneità, con particolare riferimento alla multimedialità;
- essere in grado di utilizzare efficacemente almeno una lingua della Comunità Europea nell’ambito precipuo di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
- possedere strumenti metodologici, progettuali e critici completi ed adeguati all’acquisizione di competenze di linguaggi artistici, tecniche e tecnologie più avanzate;
- possedere abilità avanzate nella conoscenza e nella programmazione didattica del biennio le discipline di base – pittura, scultura, decorazione, grafica d’arte – che costituiscono il corpo delle arti visive, si propongono l’obbiettivo di allargare il quadro di conoscenza necessario alla fase progettuale sia sotto l’aspetto delle acquisizioni di carattere storico-teorico, sia laboratoriale. I laboratori delle arti visive verranno sviluppati tramite una programmazione didattica biennale mirata, seppur diversificata rispetto ai percorsi di I livello, ma integrata in un contesto di multidisciplinarietà poiché costituiscono la parte caratterizzante del percorso formativo, offrendo allo studente di scegliere di perfezionare competenze relative al proprio indirizzo di provenienza e di allargare le competenze in altri indirizzi.

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fashion design design del tessuto

Il corso di studi per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in “Progettazione e arti applicate” indirizzo Fashion Design, è strettamente connesso ai vari ambiti della Progettazione artistica per l’impresa. Il Biennio prevede quattro possibili indirizzi: Fashion design, Costume design, Design dell’accessorio, Design del tessuto ed ha l’obiettivo di formare figure professionali ed esperti, capaci di elaborare linguaggi innovativi e transdisciplinari, nei vari settori della Moda.
Il corso mira alla conoscenza degli aspetti metodologici legati alla progettazione e alla realizzazione del prodotto, oltre che all’approfondimento degli aspetti che determinano le attuali tendenze del design, inteso nella sua accezione più ampia, per concretizzarsi nella sperimentazione di nuove e possibili soluzioni creative, nel rispetto della grande tradizione che da sempre viene riconosciuta al nostro paese.

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fashion design costume design

Il corso di studi per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in “Progettazione e arti applicate” indirizzo Fashion Design, è strettamente connesso ai vari ambiti della Progettazione artistica per l’impresa. Il Biennio prevede quattro possibili indirizzi: Fashion design, Costume design, Design dell’accessorio, Design del tessuto ed ha l’obiettivo di formare figure professionali ed esperti, capaci di elaborare linguaggi innovativi e transdisciplinari, nei vari settori della Moda.
Il corso mira alla conoscenza degli aspetti metodologici legati alla progettazione e alla realizzazione del prodotto, oltre che all’approfondimento degli aspetti che determinano le attuali tendenze del design, inteso nella sua accezione più ampia, per concretizzarsi nella sperimentazione di nuove e possibili soluzioni creative, nel rispetto della grande tradizione che da sempre viene riconosciuta al nostro paese.

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fashion design design dell’accassorio

Il corso di studi per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in “Progettazione e arti applicate” indirizzo Fashion Design, è strettamente connesso ai vari ambiti della Progettazione artistica per l’impresa. Il Biennio prevede quattro possibili indirizzi: Fashion design, Costume design, Design dell’accessorio, Design del tessuto ed ha l’obiettivo di formare figure professionali ed esperti, capaci di elaborare linguaggi innovativi e transdisciplinari, nei vari settori della Moda.
Il corso mira alla conoscenza degli aspetti metodologici legati alla progettazione e alla realizzazione del prodotto, oltre che all’approfondimento degli aspetti che determinano le attuali tendenze del design, inteso nella sua accezione più ampia, per concretizzarsi nella sperimentazione di nuove e possibili soluzioni creative, nel rispetto della grande tradizione che da sempre viene riconosciuta al nostro paese.

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new media art

Il Biennio per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in Nuove Tecnologie dell’Arte – New Media Art ha l’obiettivo di formare un artista capace di proporre soluzioni innovative e originali nel settore delle nuove tecnologie e nel campo dei nuovi media e che abbia le capacità di gestire il processo di sviluppo di un progetto nei diversi ambiti artistici e professionali, dai linguaggi multimediali, compreso i percorsi museali interattivi, alle tecniche e i linguaggi audiovisivi fino ai sistemi reattivi e interattivi nel campo del suono, del video, della fotografia e nel campo dei nuovi media veicolati nel web. Ricerca e sperimentazione caratterizzeranno gli approcci alle discipline che spazieranno, con apporti teorici importanti delle ultime teorie delle arti multimediali, dalla comunicazione sul web, al viral marketing allo stickering, dai flash mob al tribal marketing e alla net art, alla integrazione dei new media nei sistemi digitali, alle culture digitali e allo studio olistico delle tematiche della rete fino alla progettazione di software interattivi per ambienti interattivi. Didattica e ricerca saranno sviluppate tenendo conto di una metodologia improntata al lavoro di équipe, favorendo così lo scambio e la trasmissione orizzontale della conoscenza nell’allievo al di là di ogni ordine e grado e favorendo un’attitudine alla costruzione di team di ricerca e sperimentazione in coerenza con le esperienze internazionali di New Media Art.

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graphic design multimedia

Il Biennio Specialistico in Graphic Design, organizzato nelle sue due competenze disciplinari, si propone come momento di consapevolezza culturale, come momento di sperimentazione e ricerca per una conclusione completa di un ciclo di formazione Universitaria di una professione sempre più indispensabile per la chiarezza della comunicazione. Il Graphic Designer è dentro quel futuro che l’Europa sta velocemente prefigurando, per un lavoro sempre più qualificato, mobile, altamente specializzato.
Biennio di Comunicazione Pubblica
I nuovi spazi della progettazione dell’immagine, l’identità visiva delle grandi metropoli e delle piccole città. L’identità visiva delle Aziende e il rapporto con il territorio.
Biennio Multimedia
Un avventuroso viaggio nelle grafie della rete, del web, della televisione e del cinema, per assumere altre molteplici identità di un art director dell’immagine e dell’immaginario.

allegati
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