21 giugno – 15 luglio 2010
In occasione del Premio Nazionale delle Arti, che nell’edizione 2010 è ospitato dall’ Accademia di Belle Arti di Napoli , la Galleria del Giardino, propone una mostra-happening di benvenuto, aperta a tutti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e anche agli “ospiti” e agli amici della nostra istituzione.
Per l’occasione le quattro pareti della Galleria del Giardino vengono suddivise, secondo una logica modulare, in 200 spazi quadrati 70×70 cm.. Ogni partecipante ha a disposizione e può utilizzare a suo piacimento uno degli spazi, con qualsiasi tecnica, tradizionale e non, purchè le dimensioni non superino quelle previste (70×70 cm.). Le opere possono essere realizzate in anticipo o anche direttamente in Galleria,
Nell’ambito della mostra “in progress” sopra descritta (più una festa che una mostra tradizionale) un momento particolare è rappresentato, il giorno 1 luglio, dall’evento dal titolo Arte in bocca. Si tratta di in progetto che lega la sfera dell’arte al mondo della cucina. Gli studenti dei corsi di Progettazione della Pittura e del Bienno specialistico di Pittura danno vita ad uno scambio tra due realtà che sono apparentemente lontane ma che si fondono in un punto: la storia dell’arte. Ogni allievo sceglie un’opera di un artista, realizzerà una scheda tecnica nella quale verrà raccontata l’opera e la ricetta del piatto, dopodiché potrà interpretare in chiave culinaria l’opera scelta mettendosi ai fornelli. La libertà creativa è data dalla possibilità di usare gli alimenti più disparati che andranno a sostituire tempere e olii e che verranno combinati sulla “tela-piatto” secondo la sensibilità e la fantasia del giovane artista. La pietanza diventa un’opera d’arte che potrà essere ammirata e gustata durante la giornata dell’evento.
Open space a cura di Valerio Rivosecchi; progettazione dello spazio e allestimento Teresa Farina, Antonio Genovese, Francesco Sorrentino, Giacomo Sorrentino, AnnaVerde.
Arte in bocca a cura di Raffaele Maddaluno, con il coordinamento di Rosella Gallo e la collaborazione di Guglielmo Longobardo