5-25 marzo 2010
Santa Napoli è una mostra dedicata a tutto ciò che a Napoli mostra i segni, le immagini, le tracce nascoste della religiosità. Ciò considerando, soprattutto, come si viva in tempi di pluralità delle fedi, tra contaminazione e conflitto, assimilazione e fanatismo, e quanto una città come Napoli, che al caos ha da sempre tributato il suo più autentico culto, raccolga nelle sue strade il fluire di questa religiosità plurale, di questa religione allargata che conta sulla capacità, e ormai anche sul dovere, di pensare per stratificazioni, intrecci, mescolanze, coabitazioni etc. Dai culti misterici più remoti, dalle superstizioni antiche e contemporanee ai trionfi del cattolicesimo, fino alla contemporanea presenza di vicini ed estremi orienti (Islam, Induismo, Buddhismo etc.) che qua e là mostrano la visibilità della loro devozione, Napoli offre agli occhi degli artisti una specie di cantiere apertissimo, un vasto giacimento di forme, icone, temi, volti, gesti, riti, racconti, o anche il pretesto per inventarne di nuovi. L’idea è quella trasformare la Galleria del Giardino in una sorta di Cappella Multireligiosa molto meticcia, anzi: assolutamente bastarda.
Tra le opere notevoli la “pala d’altare” multireligiosa proposta dal Corso di Pittura di Ninì Sgambati, con tanto di processione e banda musicale al seguito, e Santo subito, aureola neon interattiva e processo di beatificazione immediata su facebook, proposta dal Laboratorio di Nuove tecnologie dell’Arte.
Santa Napoli. Mostra a cura di Marco Di Capua e Valerio Rivosecchi, con la collaborazione dei corsi di : Pittura Ninì Sgambati Nuove tecnologie dell’arte Franz Jandolo Decorazione Guglielmo Longobardo Scenografia Tonino Di Ronza Design Vincenzo Bergamene Ufficio stampa Paola De Ciuceis Opere di Paolo Aiello, Martina Benedetti, Loreta Cardillo, Maria Di Sena, Renato Esposito, Fausto Fiato, Flavio Gemma, Miriam limone, Vincenzo Sannino, Sofia Stilo Raffaele Veneruso, Andreas Zampella